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Volontariato a Calcutta: le 6 risposte definitive ai tuoi dubbi

by tiportoviaconme

La prima volta che abbiamo fatto volontariato a Calcutta avevamo ben più di sei dubbi. È normalissimo, ci possono essere paure e mille domande che vorresti fare a chi ha già provato questa esperienza. Per aiutarti a chiarire gli ultimi dubbi e decidere se partire abbiamo quindi raccolto le 6 domande che ci vengono fatte più spesso.

Prima di proseguire, hai già letto gli altri nostri articoli?

1. Parto da sola, che consigli potreste darmi?

Non ti preoccupare non sarai sola. Come primo consiglio possiamo suggerire di soggiornare in Sudder Street. Nel tempo è diventato il ritrovo per tanti volontari grazie alle varie guesthouse, ristoranti e negozietti. Già al primo arrivo qui farai sicuramente conoscenza con molte persone con cui condividerai la passeggiata mattutina fino a Mother House, dove troverai un altro bel momento di aggregazione. La colazione con tutti i volontari è infatti una fantastica opportunità per conoscere tante persone da tutto il mondo.

Ti preoccupa non sapere come raggiungere l’istituto che hai scelto? Preoccupava anche noi, ma è semplicissimo. Dopo colazione ci si divide in gruppi e ogni gruppo avrà un cartello con il nome dell’istituto. Identificato il tuo andrete insieme al lavoro. Ti consigliamo comunque le prime volte di annotarti la strada e magari la posizione GPS dell’istituto, nel caso servisse arrivarci per conto tuo.

Sarà un piacere condividere questa esperienza con le nuove amicizie, confrontarsi, scoprire cosa vedere a Calcutta insieme nel tempo libero. Pensa che alcune delle nostre amicizie più forti sono nate proprio qui.

Abbiamo pensato che soprattutto per chi parte da solo può essere bello sapere chi farà volontariato nello stesso periodo, conoscersi, confrontarsi e magari organizzarsi con i trasporti e i pernottamenti. Abbiamo così creato un gruppo Facebook per i volontari, dove troverai una lista di chi è in partenza.

⇢ Iscriviti al gruppo Facebook Volontariato a Calcutta – il ritrovo dei volontari

Questo è anche uno spazio per condividere la propria esperienza, conoscersi e scambiarsi info e chiarirsi i dubbi.

Amicizie a Calcutta

2. Chi devo avvisare del mio arrivo?

Non devi avvisare nessuno. Al tuo arrivo a Calcutta dovrai solo presentarti alla registrazione ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 15.00 a Shishu Bavan. Qui ti verranno presentati tutti gli istituti delle Missionarie della Carità ed insieme alla sister coordinatrice sceglierai il tuo e ti verrà consegnato il pass. Ricorda di portare alla registrazione il passaporto o la fotocopia.
Ma se non arrivo nei giorni di registrazione posso comunque iniziare a lavorare? Assolutamente sì. Presentati alla colazione dei volontari a Mother House e fallo presente alla sister. Lei farà un pass provvisorio fino al primo giorno utile di registrazione.

3. Devo sapere l’inglese?

Non necessariamente. Qualche parola base per farsi capire è bene sempre conoscerla, per esempio per dare indicazioni ad un tassista, ordinare al ristorante o chiedere qualcosa in guesthouse, ma come in qualsiasi altro viaggio.
La presentazione degli istituti che viene distribuita alla registrazione è disponibile anche in italiano. I pazienti, tranne qualche raro caso, non parlano inglese, mentre chi ti darà istruzioni negli istituti è sempre in grado di farsi capire in qualche modo. Non ti preoccupare, i gesti sono (quasi) universali e ci si fa capire. E a mali estremi arriva in nostro soccorso Google translate!

4. È necessario avere competenze specifiche o aver già fatto volontariato?

No, per fare volontariato a Calcutta non servono competenze specifiche. Se si è medici o infermieri si può chiedere alle sister se hanno bisogno. E sicuramente essere educatori, o aver lavorato prima con gli anziani o con i bambini può essere di aiuto. Ma i compiti base sono alla portata di chiunque, anche di chi come noi non aveva mai fatto nulla di simile prima. Le attività sono semplici, ad esempio lavare i pavimenti, stendere, far camminare i pazienti o fare compagnia. In ogni caso ricorda che se non ti trovi a tuo agio in qualche attività non devi sentirti obbligato, ma puoi dedicarti ad altro. Qualsiasi contributo sarà prezioso ed apprezzato.

Prem Dan piegare i panni

5. Devo portare i pazienti in bagno?

Le casistiche possono essere varie. C’è chi è completamente autonomo e chi ha solo bisogno di un aiuto per camminare e raggiungere il bagno. A volte sarà necessario sorreggere le persone anche in bagno per dargli equilibrio, ad esempio nella turca, e magari aiutarle a svestirsi o rivestirsi (indossano camici o pantaloni, senza intimo).

I bagni possono essere turche, o una stanza con una grande bacinella di acqua e delle sedie con un buco al centro che dà sul pavimento. È dedicata ai pazienti che per problemi motori non sono in grado di camminare. Bisogna accompagnare i pazienti sorreggendoli e trasferirli sulla sedia (se sono sulla sedia a rotelle chiama qualcuno per aiutarti) e al termine pulire gettando a terra l’acqua presa dal catino.

A Shishu Bavan troverai invece bambini più o meno grandi che devono essere cambiati. All’inizio chiedi al personale di insegnarti il loro metodo.
Le prime volte che ti capita, o se ti trovi in situazioni di disagio o che non sai come gestire, non ti preoccupare, chiedi sempre al personale dell’istituto.

6. Come si svolge una giornata tipo?

Prendiamo come esempio una giornata tipo a Prem Dan, dove Giulia è stata tre volte. Anche se ogni istituto ha il suo iter, gli orari e le mansioni infatti sono circa le stesse.

  • 6.00: messa a Mother House per chi lo desidera. Non è obbligatorio partecipare a nessuna funzione. I volontari possono essere di qualsiasi religione o atei.
  • 7.00: viene offerta la colazione a Mother House insieme agli altri volontari a base di pane, banane e chai. È un momento molto bello di aggregazione con persone provenienti da tutto il mondo. Subito dopo c’è un breve momento di preghiera con la Sister coordinatrice che darà anche gli avvisi del giorno.
  • 8.00: finita colazione si formano i gruppi per gli istituti e si parte insieme a piedi o in bus.
  • 8.30: arrivati all’istituto ci si divide i compiti tra volontari. Ci si può dedicare a lavare i letti ed i materassi impermeabili con uno straccio e a sistemarli con lenzuolo e federa, oppure a lavare i pavimenti, o a stendere i panni sul terrazzo. È abbastanza faticoso perché dovrai portare per le scale i secchi con i panni bagnati, quindi se hai problemi a schiena dedicati solo a stendere.
  • 9.30: si serve il tè alle pazienti assistendo chi ha bisogno di un aiuto per bere.
  • 10.00: pausa tè per i volontari.
  • 10.30: è ora di passare del tempo con le pazienti, aiutarle a pettinarsi, mettere lo smalto o la crema idratante. Adorano essere massaggiate con la crema! Ti sentirai chiamare “Anti, anti” e indicheranno gambe o braccia. Sarà un momento tutto vostro dove instaurerai pian piano rapporti di fiducia.
  • 11.00: i panni stesi sono pronti per essere ritirati e piegati al secondo piano. Se lo stanno facendo già in tanti puoi continuare a stare con la pazienti.
  • 11.30: pranzo. Anche in questo caso ci sono pazienti da aiutare e imboccare, mentre altre sono autonome. Finito il pranzo si lavano piatti e bicchieri.
  • 12.00/12.15: termina la giornata di lavoro.
Panni stesi a Prem Dan Calcutta

Hai altre domande sul volontariato a Calcutta?

Speriamo che queste domande siano state utili per rispondere ai tuoi dubbi. Calcutta non è una città facile, il suo approccio può essere forte. Sarà un’esperienza travolgente e non ti neghiamo a volte difficile. E allora perché partire? Perché sarà un’esperienza unica e capirai che

quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno. – Madre Teresa di Calcutta

Per qualsiasi domanda o consiglio sul volontariato a Calcutta scrivici tranquillamente qui nei commenti o sulle nostre pagine social, siamo felicissimi di rispondere.
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